Lo studio delle città è un argomento che sta diventando sempre più attuale, soprattutto se lo si esamina dal punto di vista delle tecnologie che negli ultimi vent’anni hanno cambiato in modo disruptive abitudini consolidate negli anni. E siamo solo all’inizio del cambiamento.

Senza ombra di dubbio, l’avvento di Internet, e poi dello IoT (Internet of Things), ha cambiato il rapporto che il cittadino ha nei confronti della città. Le conseguenze sono evidenti in molti campi, basti pensare al settore del trasporto, pubblico e privato, all’energia, alla domotica, alla produzione (industria 4.0); in altre parole la diffusione del web, e delle tecnologie web based, ha permesso di sviluppare un nuovo modo di intendere i processi ed i rapporti urbani.

 Da qui il concetto di smart city o città intelligente, ovvero un’area urbana in cui, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali e più in generale dell’innovazione tecnologica, è possibile ottimizzare e migliorare le infrastrutture ed i servizi ai cittadini, rendendoli più efficienti e più facilmente fruibili.

Il significato di smart city è quindi molto articolato, tanto che una definizione sintetica non può essere data. Proprio per questo, nello Strategic Report di ottobre, Giovanni Lacovara e Giuseppe Vendetta, hanno studiato in maniera approfondita il concetto di Smart City. Partendo dalla situazione attuale, hanno analizzato come si sta evolvendo il concetto di Smart City a livello mondiale, con una parte dedicata anche alle possibilità di sviluppo grazie ai fondi del PNRR e l’ultima parte dedicata alle prospettive future.

Nel complesso, le smart city stanno aprendo la strada a un futuro urbano più intelligente, sostenibile e orientato al benessere dei cittadini. Le prospettive future sono piene di opportunità per le aziende e le organizzazioni che mirano a partecipare attivamente a questa trasformazione.