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La gestione dei processi aziendali come base per un vantaggio competitivo

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a cura di Lorenzo Chieppa e Raffaele del Mastro

Un risultato possibile grazie all’integrazione della Robotic process automation con l’Intelligenza artificiale e i sistemi di Workflow management


Le continue sollecitazioni dovute a fattori esogeni, come il mutamento dei contesti sociopolitici e macroeconomici, l’evoluzione tecnologica, la concorrenza ed eventi “black swan”, impongono alle aziende una risposta obbligata: innovare e cambiare. Il ritmo del cambiamento è talmente sostenuto che reagire non basta; è fondamentale essere in grado di attuare un continuo adattamento usando un nuovo approccio alla tecnologia, ai processi e alle persone.

L’Information technology ha rivoluzionato il modo con cui le aziende progettano e organizzano i processi, mettendo a disposizione nuove tecnologie per adattare le modalità operative a modelli di business innovativi. Oggi l’intervento sui processi aziendali si avvale sempre più spesso di uno strumento di veloce implementazione e con costi contenuti: la Robotic process automation (Rpa). Con Rpa si definisce un’applicazione programmata per eseguire attività, procedure o processi ripetitivi di solito eseguiti dall’uomo, basati su regole e condizioni if-then, senza necessità di eseguire analisi complesse sui dati.

I vantaggi che derivano dall’adozione della Rpa sono molteplici e non limitati al ROI. Oltre ad una riduzione considerevole dei costi operativi (a partire dal 20-25%), si ottiene un incremento della produttività, della velocità e della qualità delle lavorazioni, disponibilità 24/7 ed immediata scalabilità in funzione dei carichi di lavoro. Gartner prevede che il 90% delle grandi aziende a livello globale adotterà soluzioni di RPA entro il 2022. Oggi, tuttavia, la sua adozione, seppur necessaria, potrebbe non essere sufficiente per creare un vantaggio competitivo difendibile e sostenibile.

L’esplosione della generazione di numerose tipologie di dati in azienda rende realizzabile un nuovo tipo di automazione per l’esecuzione di processi basati su abilità decisionali e cognitive tipicamente umane, come percezione, deduzione, prove, ipotesi e ragionamenti. Nasce la nuova frontiera della Hyperautomation, un’automazione «intelligente» dei processi operativi, frutto della combinazione di differenti tecnologie: RPA per robotizzare le attività ripetitive, Artificial intelligence per dotare i robot di abilità cognitive, sistemi di Workflow management per consentire la cooperazione tra robot e operatori umani.

La convergenza tra RPA, dati e tecnologie di Intelligenza artificiale (machine learning, data mining ed analisi predittiva) genera sistemi in grado di interpretare ed usare adeguatamente le informazioni per agire di conseguenza. L’approccio di Intelligent automation permette di incrementare i benefici e ampliare la tipologia di processi automatizzabili. La Hyperautomation imita sia il processo logico-cognitivo, sia il processo di esecuzione manuale dell’uomo, impara dall’esperienza acquisita e potenzia la gestione, il miglioramento e l’automazione dei processi grazie ad una forza lavoro digitale integrata con quella umana.

 

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